Baltaro Gianna - Commissario Martini 18 - 2007 - Il mistero di Linda by Baltaro Gianna

autore:Baltaro Gianna [Baltaro Gianna]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862040136
editore: Edizioni Angolo Manzoni
pubblicato: 2006-12-31T22:00:00+00:00

Prima di lasciare la sede dell'associazione, Martini si fece dare l'indirizzo del defunto ragioniere.

- Abitava in via XX Settembre, - disse la dattilografa, - non conosco il numero, ma so che è una casa d'angolo.

- Abitava con la famiglia? Era sposato?

- No, era scapolo e non ha mai parlato della propria famiglia.

- Viveva solo?

- Credo che abitasse presso un'affittacamere.

Un accenno di perplessità, nella voce di lei, rivelò che in proposito esistevano delle congetture.

Passarono pochi minuti, quindi giunsero gli infermieri incaricati di prelevare la salma.

- E adesso dove lo portano? - domandò la dattilografa.

- In ospedale per gli accertamenti, come ho già detto prima.

Evitò di nominare l'obitorio: quel macabro nome, sembrava rendere la morte anche più definitiva.

Scese al seguito dei barellieri e li vide farsi strada verso l'ambulanza tra la piccola folla di curiosi in sosta davanti al portone.

Infilata la barella, chiusi gli sportelli, l'auto partì silenziosamente. La gente si trattenne ancora un po' per i debiti commenti, poi tutto finì.

Il ragionier Lanfranchi aveva abitato in un caseggiato d'angolo fra via XX Settembre e via Bertola. L'edificio era nel perimetro del Gambero d'Oro, quindi l'uomo apparteneva a quella comunità. Naturale che la sua morte avesse emozionato gli abitanti.

Benché per motivi di lavoro fosse assente per buona parte della giornata, era molto conosciuto. La figura distinta, il tratto cortese, lo collocavano tra le persone di spicco.

Viveva la vita del borgo secondo le consuetudini comuni: quotidianamente, il primo caffè al Bar degli Scacchi in via Pietro Micca, l'acquisto del giornale all'edicola collocata ai piedi della Chiesa di San Tommaso. La domenica mattina, la rasatura del viso dal barbiere Pascarella e, successivamente, l'acquisto del vassoietto di paste alla pasticceria di via Monte di Pietà.

La notizia della morte si era rapidamente propagata e, appena entrò in casa, la signora Teresa affrontò l'argomento.

- Hai saputo della disgrazia capitata al povero ragionier Lanfranchi? - disse. - Mai saputo che soffrisse di cuore, -proseguì. - Sembrava sano come un pesce. Nessuno riesce a capacitarsi. Lo conoscevi?

Fino a quel giorno Martini aveva ignorato che l'uomo abitasse nel suo borgo, quindi sapeva poco di lui.

- Sì, ho avuto occasione di conoscerlo, - dichiarò. - Però non sapevo che abitasse qui.

- Abitava in quella casa di via Bertola, davanti alla scuola Pacchiotti.

- Era sposato?

La signora Teresa tenne un attimo il fiato sospeso, come le accadeva quando era a conoscenza di qualche fatto privato e ne centellinava la rivelazione.

- No, né moglie né famiglia.

- Viveva solo?

- Sì... era in pensione dalla vedova Garelli. Pensione completa.

Quella precisazione aprì lo spiraglio all'indiscrezione che aveva in serbo.

- Vuoi dire che l'affittacamere gli faceva anche da mangiare?

- Sì, la Garelli la incontravo nei negozi e parlava di ciò che piaceva al suo pensionante Sorrise amabilmente: - Proprio come si fa per qualcuno di famiglia.

Martini annuì con un cenno del capo.

- E tu pensi che...

La signora Teresa atteggiò la bocca a un mezzo sorriso.

- Non so che cosa dire. Però la gente parla.

- E, naturalmente, parla senza malizia.

Essa ignorò l'ironia.

- La gente dice soltanto ciò che si può immaginare.

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